Il nido stanza per stanza
Ora visitiamo insieme i locali del nido con il loro arredamento.
La stanza da pranzo Sono stati realizzati in legno da un falegname, ad un costo equivalente a quelli dei cataloghi. I tavoli ovali hanno un vantaggio: pur permettendo la possibilità del pranzo per sei bambini, occupano meno posto e sono più “leggeri” e aggraziati di quelli rettangolari. Le porte salvate hanno permesso di mantenere alla stanza una sua “intimità”, per poterla così utilizzare anche per momenti di tranquillo laboratorio in piccolo gruppo. |
Lo spogliatoio L’uso delle tendine contribuisce a dare un tono familiare all’ambiente e permette di guadagnare spazio rispetto all’uso di sportelli. I tavoli diventano un ottimo appoggio per sviluppare l’autonomia nello spogliarsi e vestirsi. Dico sempre: inutile mettere nell’ambiente tanti esercizi di vita pratica quando poi “quotidianamente” si toglie ai bambini la possibilità di sperimentarsi con i propri vestiti! |
Zona per attività a tavolino
Subito entrando a destra, c’è lo spazio che nel primo progetto era stato dedicato ad ufficio. Ora è stata utilizzata la naturale divisione in due aree creata dalla porta finestra per separare due tipi di materiali: a sinistra della finestra il materiale Montessori, a destra il materiale vario. Entrambi i materiali sono stati sistemati su alcuni scaffali bassi, in modo da permettere la libera scelta dei bambini. Questi scaffali erano già stati ordinati prima del mio intervento, anche per la fretta di consegnare le carte per accedere al prestito agevolato della regione.
In un ambiente piccolo questi mobili risultano troppo profondi e con piani troppo distanziati tra di loro per essere funzionali al materiale Montessori. In questo caso sono preferibili degli scaffali a scalare, sicuramente anche più economici. Nel complesso, la zona si presenta raccolta, con i tavoli e le sedie disposti in modo da lasciare passaggi adeguatamente ristretti. In questo modo viene spontaneo muoversi con accortezza. Tutto invita alla concentrazione necessaria per le prime sperimentazioni a tavolino. |
Zona di vita pratica Di fronte, sono sistemate su scaffali, numerose attività organizzate per lo più su piccoli vassoi. In ambienti non ampi, come nel nostro caso, è preferibile creare dei mobili a scalare invece che utilizzare i mobili in commercio, profondi e con pochi ripiani. In questa zona erano stati previsti tavoli Svala di Ikea per permettere lavori individuali o, se assemblati, attività di gruppo. Questo tipo di tavoli, più piccoli e quindi più duttili, risultano particolarmente indicati nella zona di vita pratica. |
Zona tappeto |
Angolo della lettura |
I giochi simbolici Ancora un numero limitato di oggetti bastano per offrire la possibilità di travestirsi: uno specchio e un semplice appendino per sistemare qualche sciarpa e pochi cappelli. Un cesto a terra contiene pochi vestiti facili da infilare. A questa età è preferibile mettere a disposizione sempre pochi oggetti simbolici, facilitando così la scelta e il riordino. Il progetto finale, a capienza completa del nido, prevede di inserire su questa parete di fondo un armadio a effetto parete, in modo che risulti “quasi” invisibile. L’armadio sarà poco profondo, con sportelli scorrevoli, in modo che lo spazio “sottratto” sia minimo e gli sportelli dell’armadio stesso, possano in parte essere attrezzati per le attività di “cucina” o dei travestimenti. La parte in basso potrà essere dedicata ad accogliere i lettini durante il giorno, mentre la parte in alto diventerà “l’agognato” armadio per le educatrici.
In questa nostra sala per le attività, certo non grande, non possono essere previsti arredi a terra per gli adulti: nessuno spazio deve essere sottratto ai bambini, soprattutto quando verrà raggiunto il numero pieno. |
Il bagno E’ stato fatto costruire dal falegname un fasciatoio a misura che contiene una scaletta pieghevole. L’educatrice la apre nei momenti di cambio e i bambini salgono e si mettono seduti da soli sul ripiano. Subito sopra al fasciatoio sono stati sistemati due porta pannolini che permettono di avere facilmente a disposizione tutte le diverse misure. Su una mensola sono state sistemate delle scatole che contengono i cambi individuali. Come si può vedere dalla foto del bagno, le educatrici del nido hanno scelto di mettere a disposizione un asciugamano per ciascun bambino. Il risultato non è esteticamente dei più belli, complicato dal fatto che non è possibile mettere stop sulle maioliche per “abbassare” gli asciugamani. Così i bambini “in autonomia” utilizzano la parte bassa dell’asciugamano.
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Il giardino
Lo spazio esterno è posizionato su tre lati della casa e quindi offre la possibilità di organizzare diversi percorsi articolati. Ha una comoda zona mattonata e una parte in terra con diversi tipi di piante. |
La stanza dei bambini più piccoli
Un tappeto con dei cuscini permette ai piccoli di sperimentare i primi movimenti dello strisciare e del gattonare. Uno spazio morbido dove essere coccolati e coccolarsi. Alcuni piccoli tavolini consentono di iniziare a sperimentare le attività da seduti con tutta la tranquillità necessaria. I lettini sono stati raccolti dentro una casetta di cartone, per non ingombrare lo spazio e offrire anche un elemento decorativo. Sono morbidi, impilabili e leggeri da trasportare. Si chiamano letti Futon e li propone la ditta Borgione.
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L’uso del muro. Le pareti sono state utilizzate per sistemate delle mensole e arredate con quadri e pannelli di stoffa. Le mensole sono di servizio per l’adulto, in modo che lo spazio in basso rimanga tutto a disposizione dei bambini. Hanno anche una funzione estetica perché interrompono la continuità della parete e possono accogliere delle piantine che la guarniscono, scendendo e percorrendo tratti di muro. I quadri e i pannelli in stoffa sono posti ad altezza bambino. In particolare i pannelli per poter essere toccati ed esplorati sensorialmente: le figure sono cucite in rilievo. |