Impostazione tradizionale degli spazi
Al primo colpo d’occhio la piantina della prima proposta non sembra molto diversa da quella definitiva. Le differenze, invece, fra quello che era il progetto di un nido tradizionale e la realizzazione dell’attuale nido Montessori sono molte e profonde.
La differenza non è riscontrabile tanto nella suddivisione degli spazi, poco modificabili, quanto nel loro uso. Ecco, in sintesi, le differenze:
Una stanza dedicata a dormitorio
L’impostazione prevedeva che una delle due stanze disponibili venisse dedicata a dormitorio, ma questo avrebbe comportato la necessità di mettere bambini di età diversa tutti insieme in un salone, con proposte di attività necessariamente non adeguate ai diversi bisogni.
La scrivania
Nell’angolo vicino alla porta finestra del salone era stata prevista una scrivania per le educatrici, ma l’idea è stata abbandonata. Sicuramente sarebbe stata una buona comodità, ma, avrebbe ridotto lo spazio dedicato all’attività dei bambini. In particolare non avrebbe permesso di articolare l’ambiente in quattro parti: zona della concentrazione, vita pratica, lettura e attività simboliche. Uno spazio “scrivania” è stato invece ricavato creando un ampio piano all’ingresso e una vera segreteria è stata organizzata nell’ex garage.
Le porte familiari in legno
Era stato previsto di togliere le porte in vecchio stile familiare, per realizzare un grande spazio, pur articolato, ma tutto in comunicazione. Infatti nel progetto iniziale le porte erano state previste solo per il dormitorio, la cucina e il bagno: tutte le altre stanze avrebbero dovuto costituire uno spazio unico, senza suddivisioni. Nel progetto definitivo sono state lasciate le porte esistenti, che consentono di avere spazi aperti o chiusi a seconda delle esigenze.
Un grande salone
Tra le due stanze attigue sulla destra era stato aperto un varco nel muro per creare un salone unico molto grande. Per rimodulare questo spazio troppo grande è stata realizzata una suddivisione con due mobiletti divisori e un cancelletto.
Il lavandino in classe
Un lavandino in classe ad altezza bambino appariva impensabile, così come degli arredi predisposti per lavare veramente con l’acqua!
Arredo poco variato
L’arredo proposto nel primo progetto era poco variato e di grandi dimensioni in rapporto a quello specifico ambiente. L’uniformità dell’arredo sarebbe risultata molto scolastica, anche se erano stati scelti mobili graziosi, con i colori allegri e ben studiati.
I grandi tavoli
I grandi tavoli (da 6 bambini) che erano stati previsti non consentivano di articolare gli spazi e non permettevano la creazione di piccoli angoli più intimi, per piccoli gruppi di bambini.