La nomenclatura classica
Le nomenclature classificate sono formate da immagini racchiuse in due cartelline di uguale colore, tra di loro, una per la serie “muta” e l’altra per la serie “parlata”:
la cartellina della serie “muta”
contiene figure, ma senza il nome.
Nella stessa cartellina troviamo dei biglietti con il nome delle figure scritto con una grafia il più possibile uguale a quella tracciata sui cartoncini della serie “parlata”. I biglietti sono di lunghezza uguale alla base dei cartoncini, mentre l’altezza varia a seconda della nomenclatura.
Sulla copertina di questa cartellina è applicata una piccola figura (tra quelle della serie).
la cartellina della serie “parlata”
contiene le stesse figure della serie “muta” al di sotto delle quali compare in tutta evidenza il nome scritto senza articolo.
Sulla copertina della cartellina è scritto il titolo della nomenclatura in bella grafia.
E’ consigliabile scrivere in corsivo per rafforzare la conquista della scrittura e del controllo calligrafico.
Il numero dei cartoncini e la loro misura variano a seconda del tipo di nomenclatura e dell’età dei bambini.
Il colore delle copertine che contengono le schede non ha vincoli. Se create delle serie è preferibile che le nomenclature della serie abbiano lo stesso colore. Ad esempio le cartelline delle 3 nomenclature dei mezzi di trasporto (terra, aria, acqua) è preferibile siano dello stesso colore: c’è il disegnino o la scritta che le distinguono.
Insieme alla nomenclatura classica
Inoltre, per i bambini che sanno leggere, si possono aggiungere altri 4 materiali. I primi due, per la Casa dei Bambini o una prima elementare; gli ultimi due per bambini più grandi.
I libretti di lettura
Questi libretti riportano le immagini contenute in una nomenclatura e hanno lo stesso titolo. Generalmente sono a disposizione nella libreria insieme agli altri libri.
Si inizia con i libretti che riportano l’immagine e il nome. Prima venivano proposti ai bambini che cominciavano a leggere, ora usiamo questi libretti molto presto: interessano i bambini anche dal nido.
Successivamente i libretti sono più scritti: riportano su un lato della pagina una figura e sull’altro una frase semplice (senza maiuscole) come ad esempio:
il limone è giallo e dissetante.
Oppure viene scritta una frase più complessa come ad esempio:
Il ping pong è uno sport che si gioca facendo rimbalzare una pallina su un tavolo diviso a metà da una rete. Per far rimbalzare la pallina si usa una racchetta piatta e rigida.
Chiaramente la difficoltà varia secondo il tipo di frase. Questi libretti accompagnano sempre le nomenclature scientifiche.
Le schede
riportano le stesse frasi dei libretti, ma comportano un bel lavoro di movimento, lettura e di appaiamento.
Inizialmente contengono frasi semplici da appaiare a ciascuna figura come nell’esempio del limone. Sono adatte ai bambini che stanno incominciando a leggere.
Poi, naturalmente, le frasi si complicano fino a fornire indicazioni tecniche come nell’esempio del cronometro.
Le schede senza soggetto
riportano la frase scritta sulla scheda, ma senza il soggetto iniziale.
Bisogna riconoscere a cosa si riferisce la frase, utilizzando, la scheda con il soggetto come controllo.
Una scuola ha messo il soggetto (ad es. il ping pong) dentro una specie di finestrella scopribile, trasformando le schede in un indovinello.
Nel caso delle nomenclature scientifiche si usa ritagliare il soggetto dalla scheda e creare così un bigliettino appaiabile.
Le frasi tagliate
corrispondono alla frase o alle frasi presenti nella scheda. Queste sono ricopiate su un striscia di carta che viene tagliata in più parti.
Non solo bisogna ricostruire la frase in senso logico, ma anche riconoscere a quale soggetto si riferisce: una bella difficoltà!
La frase o le frasi tagliate, relative a ciascun soggetto, sono contenute in una bustina in modo che non si possano confondere tra di loro. A loro volta, le frasi tagliate di ciascuna nomenclatura sono conservate in scatole diverse contrassegnate dal nome e da una figura.
Sembra molto complicato, ma in realtà molto spesso sono gli stessi bambini che organizzano il materiale in questo modo. Naturalmente stiamo parlando di bambini di scuola primaria, ben esperti della materia, che si divertono nel creare sfide su cui entrare in competizione tra di loro.