Le grandi conchiglie dei mari caldi
di Prisca Melucco
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La nomenclatura
E’ possibile scaricare la serie di disegni colorati che Francesca Traverso (vedi Il Tavolo della natura) ha messo a disposizione dei suoi bambini. Essi raffigurano alcune delle più belle conchiglie marine, che vivono soprattutto nei mari molto caldi, quelli che si trovano vicino all’Equatore: i mari tropicali.
Come tutte le conchiglie, anche quelle marine sono indicate con il nome dell’animaletto (il mollusco) che le ha costruite. E quindi anche queste conchiglie hanno nomi scientifici come Triton nodiferum o Turbo marmoratus.
Troppo difficili questi nomi?
Certo non sono nomi facili.
Non daremo certo ai bambini questi nomi altisonanti tutti insieme! Troveremo modo di nominare uno, con una certa noncuranza, e poi osserveremo l’effetto nei bambini:
“Lo sai che questa conchiglia e tutte le conchiglie uguali a lei hanno un nome. Un nome importante, che serve a riconoscerla tra tante conchiglie diverse”.
Daremo il nome scandendo bene le lettere, con un tono divertito come se fosse uno scioglilingua.
Sono convinta che il successo è assicurato!
Come usare queste curiosità?
Ho raccolto alcune notizie e curiosità intorno alle conchiglie tropicali rappresentate dai disegni.
La ricerca è nata così: ho letto che la conchiglia Melo miltonis, dotata di una grande apertura, veniva usata dagli uomini primitivi per raccogliere l’acqua. Anche le altre potevano avere usi particolari? Ho cercato su internet e su dei libri dedicati alle conchiglie. Ne è risultata una piccola, piccolissima raccolta di curiosità.
Come raccontare con un linguaggio semplice, adatto ai bambini, fatti che abbiano una qualche valenza scientifica?
Un po’ per volta, quasi casualmente. Le possiamo offrire come si racconta una storia…
Non vedo opportuno fare dei libretti o trascrivere queste informazioni, ma solo utilizzarle al momento opportuno, pensando che si stanno facendo cadere (mi raccomando con leggerezza) delle piccole gocce di sapere, che chissà dove potranno andare a depositarsi.
Alcune notizie raccontate…
Le conchiglie marine hanno un fascino speciale… sono belle, sono colorate… e vengono dal mare che è un ambiente misterioso, abitato da strani animali.
Ma gli animali che costruiscono le conchiglie non sono poi così tanto strani!
Infatti sono parenti delle comuni lumache, così diffuse in ogni campagna e giardino. Solo che, invece di viver sulla terra ferma, vivono sul fondo del mare.
La parentela è così stretta (sono tutti molluschi), che sia le lumache terrestri sia quelle marine si muovono allo stesso modo, utilizzando una specie di grande e unico “piede”, che serve per strisciare (sul terreno, le lumache terrestri, sul fondo del mare quelle marine), o per scavare. E poi, tutte costruiscono la loro casa (la conchiglia, appunto) e se la portano appresso quando si muovono.
Certo, per poter vivere sempre o dentro l’acqua o sulla terra ferma, sono diverse tra loro per cosa e come mangiano e soprattutto per come respirano (con le branchie le prime e con i polmoni le seconde).
Le lumache marine sono più “vecchie” nella storia della terra e hanno costruito nel tempo conchiglie molto diverse tra loro, spesso colorate, con strane forme e a volte anche di dimensioni molto grandi.
Melo miltonis
Si tratta di una delle più grandi e belle conchiglie tropicali, molto ricercata dai collezionisti. Può raggiungere anche i 45 cm. di lunghezza.
I popoli antichi dell’Australia la usavano come contenitore per raccogliere l’acqua.
Habitat: vive vicino alla costa, in acque poco profonde.
Triton nodiferum
È il più grande mollusco che vive sui fondali del Mar Mediterraneo.
Questa conchiglia veniva, e viene ancora adesso, usata come una tromba; infatti, bucando la sua estremità appuntita e soffiandovi dentro, ne esce un suono poderoso.
Spesso il dio del mare Tritone (guarda caso, lo stesso nome della conchiglia!) veniva raffigurato mentre sta suonando proprio questa conchiglia.
Può raggiungere la lunghezza di 40 cm.
Habitat: vive sui fondali rocciosi a bassa profondità.
Turbo marmoratus o Turbante di marmo
Molte lumache di mare possono chiudere la loro casa con una specie di “porta” che è chiamata opercolo (per proteggersi meglio e per non essere disturbate quando riposano).
La lumaca di mare che costruisce questa grande conchiglia e vi abita dentro, chiude la sua casa con una “porta” molto bella e straordinariamente robusta, usata spesso come fermacarte.
Queste conchiglie erano molto ricercate perché con la loro spessa parete di madreperla venivano fatti i bottoni delle camicie (oggi sono fatti di plastica).
Si muove soprattutto di notte e le piacciono le alghe.
Habitat: vive nelle grandi barriere coralline dei mari tropicali, negli Oceani Indiano e Pacifico.
Cypraecassis rufa
È una grande conchiglia (raggiunge fino a 16 – 20 cm. di lunghezza).
Una sua parente più piccola vive anche nel Mediterraneo.
Queste conchiglie hanno una parete costituita da strati con diverse sfumature di colore, generalmente sul rosso. Per questo motivo sono le conchiglie preferite dagli artigiani che producono, fin dall’antichità, i cammei (definizione: frammenti di conchiglie a strati di colore diverso, intagliata in modo che la figura risulti di colore diverso dallo sfondo. Sarebbe opportuno procurarsi un cammeo anche se è una imitazione).
Anche oggi, le scuole artigiane delle città di mare della regione Campania sono famose per la bellezza dei loro cammei.
Habitat: vive sui fondali rocciosi poco profondi e ricchi di alghe.
Pecten jacobaeus o Capasanta o conchiglia di S. Giacomo
Questa conchiglia è formata da due parti (valve) che si possono aprire o chiudere come una specie di scatola che ha un coperchio attaccato con una cerniera. L’animale che costruisce ed abita questa conchiglia a forma di scatola è un parente lontano delle lumache, essendo anche lui un Mollusco.
Tutti conoscono gli animali con “conchiglia a scatola” che si chiamano bivalvi. Se non altro per aver mangiato le vongole o le cozze, buone vero! Oppure per averli scoperti scavando con le mani nella sabbia.
Il mollusco che abita la “scatola” la tiene normalmente aperta per farvi entrare l’acqua del mare. In questo modo respira (prendendo l’ossigeno contenuto nell’acqua) e, anche, si nutre, mangiando le piccole particelle di cibo portate dall’acqua. Ma è prontissimo a chiudere la sua casa, rapidamente e con forza, al minimo cenno di pericolo.
Il nostro Pecten, però, è l’unico capace quasi di nuotare. Infatti, apre e chiude le valve molto velocemente e in questo modo butta fuori l’acqua contenuta nella sua “scatola”, ricevendo una spinta per reazione (un poco come si muove un missile, anche quelli spaziali!).
Perché lo fa? Per cercare di sfuggire alle stelle di mare, che ne sono ghiotte e lo inseguono per mangiarlo.
Anche l’uomo, però è interessato a questi molluschi e li pesca per mangiarne i muscoli robusti e molto saporiti.
Può raggiungere le dimensioni di circa 12- 14 cm.
Habitat: vive sui fondi sabbiosi anche abbastanza profondi (intorno agli 80 – 100 metri).
Il Pecten è una delle conchiglie bivalvi più diffuse sui fondali sabbiosi di tutti i mari.
PECTEN JACOBAEUS è molto conosciuto in Italia perché molto apprezzato in cucina. In ogni regione, soprattutto quelle costiere, viene chiamato con un soprannome diverso:
Campania: Cocciola pellerina, Cozza di San Giacomo.
Friuli-Venezia Giulia: Pellegrina di San Giacomo, Capasanta.
Liguria: Pellegrine.
Marche: Cappa pellegrina.
Puglia: Canestriello, Cozza gignàcula.
Sardegna: Cozzula de pellegrinu.
Sicilia: Pettini.
Veneto: Capa santa, Santarela, Pelegrin.
Lobatus gigas oppure Conchiglia regina
Si chiama Gigas che significa gigante, perché è tra le più grandi conchiglie tropicali. Può superare anche i 35 cm. di lunghezza, ma anche perché è molto pesante perché ha una parete particolarmente spessa.
È diffusa soprattutto in America centrale.
La conchiglia giovane è molto diversa da quella adulta; infatti manca quasi del tutto del caratteristico “labbro” a ventaglio venato di rosa (o orecchia a ventola!).
Molto raramente all’interno di queste conchiglie si possono trovare delle perle, che sono però meno preziose di quelle delle ostriche in quanto meno lucenti.
Questo mollusco ha un modo particolare di fuggire dai suoi predatori: non scivola sul fondo, ma si muove come un atleta che fa il salto con l’asta. Infatti, è in grado di spingere con forza il suo “piede” contro il fondo del mare, estendendolo rapidamente, tanto da riuscire a spostare il guscio in avanti con un balzo. Questi scatti improvvisi rendono la sua cattura molto difficile.
I predatori, infatti, sono molti: fin dall’antichità l’uomo ha pescato questo animale non solo per cibo, ma per utilizzare il suo guscio dalla spessa parete per creare arnesi. Lavorando questo guscio molto resistente ha potuto creare coltelli, asce o scalpelli e utensili per cucinare. Anche gli Aztechi creavano utensili con questi gusci, ma soprattutto gioielli.
Anche oggi la sua carne è considerata un cibo prelibato e la sua pesca è così diffusa in Centro America, che è stato segnalato il rischio della sua estinzione.
Vi sono diversi altri predatori di questo mollusco, come le stelle marine e le tartarughe di mare. Ma l’uomo è certamente il più pericoloso.
Habitat: vive su fondali sabbiosi. Le conchiglie giovani possono vivere anche in fondali molto poco profondi, ma si spostano in zone più profonde man mano che diventano adulte.
Hexaplex duplex o Lumaca roccia
È una bella e robusta conchiglia con molte spine e fasce di colore, generalmente rossastro.
Le dimensioni non superano i 30 cm. di lunghezza.
Questi molluschi vivono nei mari tropicali su fondali profondi da 0 a ca 300 metri e man mano che cresce la loro casa si spostano su fondali rocciosi a bassa profondità.
Sono animali carnivori, perciò abili cacciatori.
Lyria lyraeformis
È una bella ed elegante conchiglia affusolata, dotata di vari e vividi colori disposti a fascie in cui prevalgono i colori dal giallo al marrone e al rosso vivo.
La conchiglia non è molto grande: la sua lunghezza raramente supera i 15 cm.
Questi molluschi vivono nei mari caldi, soprattutto nell’Oceano indiano.
Amano i fondali sabbiosi anche vicino alla spiaggia.
Essendo carnivori, sono degli abili cacciatori, che si muovono alla ricerca di cibo, soprattutto di notte, mentre durante il giorno preferiscono stare nascosti sotto la sabbia.
E poi aspetto che qualcuno possa arricchire le notizie su queste conchiglie o la collezione che Francesca a messo a disposizione…