Il selvaggio di Aveyron
di Prisca Melucco
Nei primi anni dell‘800, un ragazzo di circa 12-14 completamente nudo, si avvicina spontaneamente ad un piccolo villaggio e si fa catturare.
Era vissuto in maniera del tutto selvaggia e solitaria nei boschi dell’Aveyron, in Francia. Già negli anni precedenti, per due volte era stato preso ed era riuscito, in breve tempo, a fuggire.
La comunità scientifica si interessa molto al suo caso in quanto il ragazzo può diventare una inaspettata occasione per studiare un essere umano vissuto fuori della comunità umana.
Il ragazzo viene affidato al giovane medico francese Itard che ritiene di non trovarsi di fronte ad un ritardato mentale, ma ad un individuo che la sorte ha privato degli stimoli sensoriali propri della società civile.
Victor (così lo chiama Itard) non parla, rifugge i vestiti, reagisce come un animale selvaggio a qualunque contatto umano. Risponde agli stimoli sensoriali in modo molto particolare: il rumore di una noce che si rompe gli suscita vivo interesse, mentre sembra sordo al rumore provocato da una porta chiusa con forza.
Itard progetta dei materiali per lo sviluppo sensoriale e ne sperimenta con il ragazzo la loro efficacia. Victor viene sottoposto a un programma di rieducazione che lo impegna buona parte della giornata su esercizi ed attività che educano i sensi, attraverso i materiali progettati appositamente dal suo maestro.
Pochi mesi bastano a determinare una trasformazione di Victor che, come espressione più alta del suo cambiamento, arriva a comporre parole. In particolare giunge a comporre la parola “lait” (latte) di fronte alla sua ciotola piena di latte, che poi riceve immancabilmente come compenso.
Itard si occupa di Victor per due anni e scrive due memorie nelle quali registra minuziosamente tutti i suoi successi, gli insuccessi e le difficoltà.
Il registra François Truffaut racconta la storia di Victor nel film Il selvaggio di Aveyron. Vi consiglio vivamente di vederlo, se riuscite a trovarlo in qualche cineteca e soprattutto di farlo vedere a ragazzi della scuola Primaria che dimostrano sempre un vivo interesse alle vicende di Victor.
In questa scheda sono state inserite alcune immagini particolarmente significative tratte dal film di Troffeaut.
Sono stati scritti diversi libri su questo caso. Posso consigliare questo perché l’ho letto: S. Moravia, Il selvaggio dell’Aveyron, Bari, Laterza,1972.