Nell’orto e in cucina con Maria Montessori
di Giovanna Alatri
In due libri di recente pubblicazione intitolati Le ricette di Maria Montessori cent’anni dopo (Roma, FeFè Editore, 2008) e In giardino e nell’orto con Maria Montessori (Roma, FeFè Editore, 2010) vengono sottolineati alcuni aspetti educativi trattati con spirito innovativo dalla Montessori agli inizi del Novecento, ma che continuano a contribuire validamente alla formazione del bambino.
L’attualità di quanto aveva anticipato Maria Montessori un secolo fa non solo nell’aspetto scientifico del suo metodo, ma soprattutto in quello sociale e nel valore che la dottoressa attribuiva alla educazione dell’infanzia e al ruolo fondamentale della scuola per la formazione umana, spirituale e culturale delle nuove generazioni.
Le sue prime esperienze con i bambini ricoverati presso il manicomio e con quelli ospitati nei suoi primi asili di Roma, della Montesca in Umbria, di Milano e poi in quelli delle campagne del Lazio e del meridione, l’avevano convinta della necessità di provvedere ad aiutare innanzi tutto dal punto di vista igienico-sanitario i bambini in difficoltà e maggiormente esposti, per cattiva e scarsa nutrizione, a molte malattie, attraverso l’introduzione della refezione nella scuola.
Perché l’importanza di una corretta alimentazione infantile fosse capita tanto dalle maestre che dalle madri, nel suo primo libro uscito nel 1909, Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini, la Montessori si preoccupò anche di fornire informazioni sul valore nutrizionale dei cibi, di suggerire i modi per cucinarli e di proporre alcune ricette.
L’alimentazione infantile è oggi più che mai un tema di fondamentale importanza che coinvolge non solo le famiglie ma dietologi, nutrizionisti ed operatori scolastici, impegnati a studiare particolari menu per i bambini in funzione delle loro diverse esigenze, e che comunque garantiscano a ciascuno una sana e corretta alimentazione.
Anche il valore che costituisce nel processo educativo dell’infanzia la conoscenza dei problemi dell’ambiente, della natura, del mondo animale e vegetale, era stata colta pienamente da Maria Montessori sin dagli inizi della sua attività tanto di medico che di “pedagogista”, svolta in contesti sociali particolarmente poveri e culturalmente deprivati.
Nel suo metodo didattico ideato per la prima infanzia, introdusse infatti le attività all’aperto, l’osservazione della natura, l’allevamento degli animali domestici, la coltivazione delle piante in giardino e nell’orto, non solo per favorire lo sviluppo fisico dei bambini attraverso il gioco e il movimento, ma anche per utilizzare il raccolto dei prodotti orticoli sia come materiale di conoscenza sia per arricchire la modesta mensa di alunni e insegnanti, come già avveniva in altre realtà scolastiche del nostro paese.
Maria Montessori nelle sue Case dei Bambini ebbe il merito di attribuire alle attività infantili fuori dalle aule scolastiche, innanzi tutto un valore igienico e pratico, in quanto consentivano ai piccoli allievi di godere dei benefici dell’aria, del sole e del movimento fisico, e nello stesso tempo un valore culturale, derivante dalla conoscenza dei fenomeni della vita animale e vegetale, e, infine, spirituale, procurato dalla bellezza e dalla poesia del mondo naturale.
“L’educazione ad una corretta alimentazione e l’educazione ad una corretta coltivazione sono le facce di una stessa medaglia?”, si chiede oggi Carlo Petrini, pioniere dell’associazione internazionale Slow Food, che all’interrogativo risponde: “Educare a coltivare è ben più che educare a una corretta alimentazione, ha anche a che fare con un corretto rapporto con la Natura, con le stagioni, con la cultura e la biodiversità del proprio territorio”.
E’ una delle forme educative più importanti in assoluto se vogliamo formare delle persone non dei semplici consumatori”; e poiché, come sosteneva la Montessori, “Le cure premurose verso gli esseri viventi sono la soddisfazione di uno degli istinti più vivi dell’anima infantile”, è doveroso da parte di tutti impegnarsi per contribuire a una formazione delle nuove generazioni consapevole e sensibile verso il mondo che ci circonda e a un giusto rapporto con la natura e il cibo.
Segnaliamo che sempre per l’Editore FeFè è uscito un terzo volume dedicato a Maria Montessori, riguardante l’educazione morale, spirituale e religiosa dell’infanzia.